Quello dell’erezione maschile è un argomento sul quale gli uomini e le donne hanno molta curiosità, ma del quale di solito sanno molto poco.
Come ogni altro argomento relativo al sesso, per anni è stato avvolto da tabù e pudore. E questo ancor oggi causa alcune situazioni anomale delle quale l’uomo non parla per vergogna o, in alcuni casi, delle quali non si accorge nemmeno. Per esempio, ci si potrebbe trovare in situazioni di erezione breve o non abbastanza turgida, e non conoscerne nemmeno il motivo.
A tal proposito, di seguito vogliamo offrire una breve guida contenente le informazioni principali riguardo a questo argomento.
Durata media di un’erezione maschile
La durata di un’erezione non è un dato certo e oggettivo, ma estremamente variabile. Essa, nello specifico, va considerata in relazione all’età del soggetto e al suo stato di salute, oltre che alla potenza dello stimolo che provoca l’eccitazione. Un ragazzo di 20 o 30 anni in buona forma fisica, ad esempio, può mantenere un’erezione anche per 40/50 minuti. Tempo che, invece, diminuisce a circa 30 minuti se il soggetto ha un’età che va dai 30 ai 40 anni.
Questi, ovviamente, sono dati approssimativi in quanto non vi è, scientificamente parlando, una durata standard che valga indistintamente per tutti. In alcuni casi, infatti, indipendentemente dai dati sopra riportati, è possibile assistere a situazioni in cui vi è un calo delle prestazioni rappresentato da erezioni brevi o non turgide.
Vedi anche erezione negli anni.
Quando l’erezione dura poco?
Le cause riconducibili a un’erezione di breve durata possono essere diverse:
- la prima è sicuramente legata a problemi di natura fisica, come quelli alla circolazione, al cuore e alla prostata. In questi casi, diventa fondamentale un consulto medico;
- l’assunzione di farmaci; se si sta seguendo un qualsiasi tipo di cura e si nota un calo nella qualità dell’erezione, è consigliabile consultare i bugiardini dei medicinali, oltre che informare il proprio medico;
- anche uno stato di forte ansia o di stress, sebbene spesso venga sottovalutato, potrebbe compromettere la durata dell’erezione. Il corpo è strettamente legato alla mente e il malessere di quest’ultima, inevitabilmente, tende a riversarsi sul fisico. In queste circostanze, un buon modo per cercare di risolvere il problema è staccare la spina, liberare la testa da qualsiasi problema, e rilassarsi il più possibile;
- infine, ma non meno importante, un’eccessiva assunzione di alcol o di tabacco può dimostrarsi dannosa per il proprio benessere sessuale.
Vedi anche ansia da prestazione ed erezione.
Come aumentare la durata di un’erezione
Diversi sono i metodi per aumentare la durata di un’erezione. Nel caso in cui il medico lo ritenga opportuno, si può ricorrere all’uso di specifici farmaci o integratori.
Si consiglia di evitare di peggiorare l’ostruzione del flusso sanguigno attraverso un regime alimentare non adeguato: è opportuno diminuire l’assunzione di alimenti contenenti elevate quantità di zuccheri e grassi, come affettati e carni molto salate, e astenersi dal tabacco e dall’uso di bevande alcoliche. Al contrario, è essenziale mantenere un buon livello di idratazione bevendo molta acqua e consumando frutta e verdura.
Se lo stress è la causa del problema, si consiglia di praticare attività fisica e concedersi momenti di riposo per ottenere i migliori risultati possibili.
Vedi anche erezione duratura e stress ed erezione.