I problemi di erezione sono una condizione estremamente diffusa; la loro causa può essere fisica o psicologica, e si manifestano in maniera differente in base alle diverse fasce d’età.
In questo articolo vedremo nel dettaglio quali sono le cause più diffuse e come agire per risolvere o arginare il problema con rimedi naturali, o con l’aiuto di specialisti, ma senza ricorrere a sostanze chimiche.
È infatti possibile ritrovare una vita sessuale soddisfacente, in primis tentando di capire la causa del disturbo. A seconda che questa sia fisiologica o psicologica, poi, è possibile usare degli integratori, oppure ricorrere all’aiuto di uno specialista, per combattere eventuali traumi e la famigerata ansia da prestazione, che non si manifesta esclusivamente in età giovanile, ma che in alcuni casi permane anche nella vita adulta.
Indice contenuto
Cause dei problemi di erezione
Comprendere le cause dei problemi di erezione può richiedere diversi esami, alcuni di tipo obiettivo e altri strumentali, in quanto, come abbiamo detto, lo spettro di motivazioni possibili è piuttosto vasto.
Partiamo dalle questioni psicologiche. Queste possono essere relative a:
- un forte periodo di stress, in cui la mente è occupata da cattivi pensieri, o un livello di stanchezza più elevato del solito;
- ansia da prestazione;
- uno o più episodi umilianti legati alla sfera sessuale.
Una qualsiasi di queste condizioni può comportare un calo della libido, che può essere però contenuto lavorando sulla sicurezza e utilizzando delle sostanze naturali capaci di stimolarla.
Un altro fattore che causa problemi di erezione sono i comportamenti poco salutari protratti a lungo. Abitudini di vita che intervengono in maniera negativa sono, per esempio, l’eccessivo consumo di alcol, il fumo, una dieta sregolata ricca di grassi saturi, oppure un sonno scarso e poco ristoratore.
Infine, sono da ricercare anche motivazioni di tipo fisiologico e organico, come infiammazioni e ingrossamenti della prostata dovuti all’età, a patologie cardiocircolatorie, al diabete o anche a tumori della zona genitale. Tra questi problemi, uno diffuso in modo particolare è il varicocele, che merita un paragrafo a sé.
Vedi anche prostata ed erezione.
Varicocele nei problemi di erezione
Una delle cause fisiche più frequenti che portano alla perdita dell’erezione o alla sua totale assenza è certamente il varicocele. Si tratta di un rigonfiamento a livello dei vasi sanguigni nei testicoli, che aumenta la temperatura dello scroto; tale aumento di temperatura causa uno stress ossidativo e comporta il rilascio di sostanze dannose per le cellule. La prima conseguenza è una diminuzione degli spermatozoi; in linea generale, però, il varicocele impedisce di avere una vita sessuale soddisfacente.
In questa attuale situazione, effettivamente, il flusso sanguigno non è uniforme e costante, ma si focalizza principalmente su un solo testicolo. I segnali chiari di questa problematica includono una sensazione di pesantezza nella zona dello scroto dopo un’attività fisica e soprattutto una tensione evidente e tangibile, accompagnata da un insolito aumento delle dimensioni. La produzione di liquido seminale diminuisce e, insieme ad essa, anche il desiderio sessuale, poiché si sperimenta un senso di malessere e disagio.
Le cause del varicocele possono essere di natura genetica, con una debolezza congenita della parete dei vasi, oppure un’incontinenza delle valvole. Se non curato adeguatamente, tale fenomeno può comportare infertilità e influenzare l’erezione, rendendola debole e incompleta.
Vedi anche varicocele ed erezione.
Come risolvere i problemi di erezione
Per risolvere i problemi di erezione, è consigliabile prima di tutto eseguire degli esami medici, che si dividono in due momenti essenziali: il primo è quello dell’analisi obiettiva, che comporta la compilazione di un questionario anamnestico da parte del paziente, dove dichiara le proprie abitudini di vita ed eventuali vizi che possono comportare un’erezione debole.
Solo successivamente il medico potrà procedere con un esame fisico e con la palpazione dei testicoli, riscontrando eventuali anomalie, per poi passare direttamente alla prostata per via rettale.
Per scongiurare ogni tipo di patologia fisica, si possono effettuare degli esami clinici di routine, così da avere un quadro completo.
A chi rivolgersi
Si parla solitamente di disfunzione erettile quando il fenomeno di protrae per un tempo superiore ai 3 mesi, con episodi che si ripetono in maniera sporadica o costante. A questo punto è opportuno rivolgersi a un medico specializzato, un andrologo che inizi a indagare le cause e possa trovare il rimedio migliore per il caso specifico.
Rimedi naturali
Prima di utilizzare i dispositivi medici e chimici, che possono comportare effetti collaterali a livello cardiocircolatorio nel breve e lungo termine, è possibile ricorrere ad alcuni metodi naturali, che migliorano l’afflusso sanguigno e rafforzano le pareti cavernose dei tessuti del pene.
Tra i rimedi naturali utilizzati da secoli troviamo:
- il Ginkgo Biloba, una pianta che interviene sulla circolazione sanguigna a livello periferico. L’azione è quella di aumentare la mole di sangue che raggiunge il membro e che gli permette di conservare un’erezione soddisfacente per tutta la durata del rapporto sessuale, rilassando i muscoli e prevenendo la formazione del varicocele.
- La Maca, una pianta proveniente dalle Ande, che ha come effetto principale quello di migliorare la qualità dello sperma. Viene infatti utilizzata per incentivare la fecondazione, come rimedio naturale contro l’infertilità, anche perché favorisce un rapporto sessuale duraturo.
L’azione di queste sostanze somiglia a quello della caffeina, ovvero il rilascio di un’energia generalizzata che coinvolge l’intero organismo, aiutando a rilassare i muscoli e lenendo l’ansia da prestazione, spesso una delle cause principali del fenomeno.
Importante è anche introdurre nel corpo anche alcuni amminoacidi, che magari non vengono sintetizzati dall’organismo in quantità sufficiente, e che possono invece migliorare la sfera sessuale. Parliamo in particolare dell’Arginina e della Citrullina, che intervengono soprattutto sul rafforzamento delle pareti dei vasi e sul microcircolo, fungendo da vasodilatatore.
Pur trattandosi di rimedi naturali, è molto importante non eccedere con le quantità consigliate, poiché sono possibili effetti collaterali se non si segue un parere medico, soprattutto se si soffre di malattie cardiovascolari o se nel tempo si è stati vittima di infarto.
Interessante è anche l’azione di:
- Gingseng Rosso, che stimola la libido.
- Serenoa, che di fatto abbassa i livelli di estrogeni quando sono troppo alti, così che quelli di testosterone prevalgano e la virilità maschile sia preservata.
- Damiana, chiamata anche tè messicano, che agisce come il testosterone e mantiene alta la libido, distende la muscolatura e ha un impatto rilassante sull’aspetto psicologico, e quindi fa diminuire l’ansia da prestazione.
Vedi anche durata erezione.
Problemi di erezione negli anni
I problemi di erezione non sono esclusivamente un fenomeno che riguarda le persone di una certa età, ma possono manifestarsi in maniera diversa nelle varie fasi della vita, e sono riconducibili a cause differenti di natura fisica e psicologica. Vediamo quindi quali sono i sintomi nel periodi di crescita e maturità, e come contrastare il fenomeno.
Vedi anche erezione negli anni.
Giovanile
I primi rapporti sessuali possono essere per alcuni giovani fonte di forte stress, in quanto l’ansia da prestazione è ai massimi livelli e si rischia di sentire troppo il peso delle aspettative. Inoltre, non si conosce adeguatamente il proprio corpo e non si ha una precisa idea di quello che sarà effettivamente il rapporto sessuale, visto che magari si sono fatte solo alcune esperienze di autoerotismo.
In questa fase, per esempio, è comune che l’erezione sia presente, ma che non si sia in grado di mantenerla in maniera soddisfacente, arrivando a un’eiaculazione precoce che non rende piacevole l’esperienza per entrambi i partner.
In tal caso è opportuno lavorare soprattutto sul fattore mentale, cercando di rilassarsi, per favorire l’afflusso di sangue, e di limitare le aspettative godendosi l’esperienza. Si tratta in questo caso di una disfunzione che tende a scomparire con l’esperienza, e spesso non è legata a nessuna motivazione di tipo fisico.
Vedi anche erezione precoce.
A 20 anni
La condizione adolescenziale di disfunzione erettile ed eiaculazione precoce potrebbe proseguire anche oltre i 20 anni, magari per aver avuto le prime volte esperienze non soddisfacenti o mortificanti. A incidere in questo caso è sempre il fattore psicologico: è quindi l’ansia da prestazione il nemico da combattere.
Se tuttavia la situazione si protrae e se si manifesta in maniera continuativa, anche all’interno di una relazione stabile e rassicurante, allora potrebbe essere opportuno chiedere consiglio a un medico, che potrà così escludere ogni tipo di problematica fisica ed eventualmente prescrivere degli integratori a base delle sostanze che abbiamo citato in precedenza.
Inoltre, in questo periodo, spesso le abitudini di vita non sono molto sane, con un’alimentazione scorretta che provoca obesità, un sonno di scarsa qualità e un consumo di alcol e di fumo che non porta certo beneficio alla sfera sessuale. Infine, anche i picchi ormonali possono incidere, e possono essere tenuti sotto controllo con una terapia medica, se riscontrati come anomali.
A 30 anni
La disfunzione erettile si manifesta anche negli uomini che hanno raggiunto la piena maturità sessuale, e anche in questo caso è legata a motivazioni di natura psicologica, come lo stress dovuto al lavoro e alle responsabilità. Insomma, se ormai in questa fase si è padroni del proprio corpo e si conosce a pieno la sessualità, sono le condizioni esterne a intervenire in maniera decisiva, abbassando la libido.
Tuttavia, se il problema persiste anche nei momenti di maggiore serenità, allora sarebbe opportuno ricorrere a un consulto medico, che comporta sia un esame obiettivo sia la palpazione, con la possibilità di ricorrere a test strumentali se si ritiene di dover andare più a fondo.
Patologie come il diabete e l’obesità, oltre a una predisposizione a malattie cardiovascolari, possono essere un fattore da considerare e da tenere sotto controllo, per non correre rischi a livello di salute, ma anche per ripristinare un’attività sessuale normale.
A 50 anni
A 50 anni, e oltre, sono per lo più le motivazioni di tipo fisico e organico a intervenire nella vita sessuale e comportare un’erezione debole e molle. In questo momento della vita è molto frequente che la prostata possa iniziare a dare problemi, infiammandosi o ingrossandosi più del dovuto, e portando effetti collaterali secondari.
Per questo motivo, è opportuno sottoporsi a un apposito esame rettale almeno una volta l’anno, e scongiurare così la presenza di tumori che potrebbero formarsi nel tempo. Inoltre, alcune abitudini di vita, come il fumo e il consumo eccessivo di alcol, tendono ad avere ripercussioni superiori rispetto all’età giovanile; pertanto, se si vuole mantenere integra la sfera sessuale, sarebbe meglio cercare di tenere un regime sano, anche a livello alimentare e di attività sportiva.
In questa fascia di età, poi, non mancano le motivazioni di tipo psicologico, poiché si nota una diminuzione della libido e del vigore, e più in generale dell’energia, con la capacità di ricaricarsi che si dilata nel tempo.
Problemi di erezione la prima volta
Nel primo rapporto sessuale è frequente che il membro non collabori a dovere, e che si manifesti quindi un episodio di disfunzione erettile. Questo perché le aspettative sono decisamente elevate e si esplora un terreno di fatto sconosciuto, senza sapere esattamente come muoversi, come provare piacere e come procurarlo al partner.
Pertanto, se ti trovi in una situazione analoga, il suggerimento è di respirare con calma e attendere che i livelli di stress si abbassino; riprova poi quando la situazione è più tranquilla e con una stimolazione meno frettolosa.
Al contrario, in questo momento, è spesso facile ottenere l’erezione in modo immediato, ma essere poi vittime di eiaculazione precoce, per il desiderio forte e costante che si prova di sperimentare un rapporto solo immaginato e simulato con la masturbazione.
Tuttavia, se noti che la situazione si protrae per un periodo superiore ai 3 mesi e non riesci mai a concludere l’atto come naturale, allora è il caso di ricorrere al consiglio medico, che potrebbe prescrivere degli integratori a base naturale e valutarne l’efficacia, prima di ricorrere eventualmente a una terapia vera e propria.
Vedi anche integratori per l’erezione.
Problema di erezione durante il rapporto
Se i problemi di erezione si manifestano soprattutto durante il rapporto sessuale a due, e molto più raramente nei momenti di masturbazione solitaria, a incidere è il fattore psicologico e quindi l’ansia da prestazione.
In base alla fascia d’età, è possibile ricercare le cause anche nelle abitudini di vita e in possibili problematiche fisiche, che talvolta è possibile risolvere con qualche accorgimento mirato. Magari ricorrendo ai benefici dei prodotti naturali che abbiamo citato prima, come la Maka delle Ande, il Ginkgo Biloba o il Gingseng Rosso: tutte sostanze e principi attivi che puoi trovare all’interno di integratori in farmacia o di infusi di erboristeria.
L’essenziale è chiedere l’ausilio di un esperto per trovare la formulazione adatta alla propria condizione, senza eccedere con le quantità consigliate. Essenziale, infatti, è che si rispettino le dosi esatte per il proprio peso, l’età e la condizione fisica.
Problemi di erezione con preservativo
Un fattore che spesso non viene considerato, ma che ha un forte impatto a livello psicologico e fisico, è l’uso del preservativo. Questo strumento, infatti, a causa del suo spessore o del materiale di costruzione, può limitare la sensibilità durante il rapporto e causare quindi un problema di erezione. Fortunatamente la tecnologia moderna ha fatto passi da gigante in tal senso, realizzando prodotti sempre più sottili, che possono aiutare a provare la giusta sensibilità.
Importante è anche la scelta della misura del preservativo, poiché un preservativo troppo largo o troppo stretto può comportare una maggiore scomodità e quindi intervenire in maniera negativa sulla capacità di mantenere l’erezione per tutta la durata del rapporto sessuale.
Per alcuni il contatto con la pelle è essenziale, quindi il suggerimento è di optare per delle membrane molto sottili o, in alternativa, per altri metodi anticoncezionali, come la pillola o la spirale.
Per molte altre persone, comunque, nel corso del tempo la situazione tende a normalizzarsi, in quanto iniziano ad abituarsi alla sensazione e non si lasciano più deconcentrare dal corpo esterno che avvolge il membro.
Vedi anche erezione duratura.
Problemi psicologici per erezione
La mancanza di erezione per un periodo continuativo comporta l’accentuarsi dell’ansia da prestazione, e quindi un circolo vizioso di tipo psicologico dal quale potrebbe essere difficile uscire in autonomia.
Pertanto, se non si riesce a ripristinare una condizione di normalità da soli, è consigliabile chiedere consiglio a un medico specialista in psicologia, che possa aiutare a superare il disagio e ripristinare una normale attività sotto le lenzuola, senza ricorrere a medicinali chimici.