Spesso, nei casi di disfunzione erettile durante un rapporto sessuale, la partner o il partner si chiede se per caso ha delle colpe.
Minor attrazione fisica, mosse sbagliate o incapacità di far eccitare l’uomo: queste le cause ipotetiche che alcune persone si attribuiscono.
Ebbene, non è sempre vero che se lui perde l’erezione durante il rapporto la causa sia una minore attrazione fisica verso la o il partner, o qualcosa che ha fatto. Anzi, è assai probabile che non c’entri niente, dato che alla base della disfunzione erettile possono esserci molteplici fattori.
Proviamo a elencarle i principali e ad analizzarli insieme nei paragrafi che seguono.
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Se lui perde l’erezione durante il rapporto non gli piaccio?
”L’attrazione fisica è un elemento fondamentale, poiché è ciò che suscita le risposte che conducono all’erezione. Questo processo è un fenomeno biologico che viene attivato dai nostri cinque sensi, ma frequentemente è la vista a essere la prima a entrare in gioco: è per questo motivo che guardare una donna per cui si prova forte interesse o desiderio aumenta la voglia sessuale e, di conseguenza, l’erezione.”
In alcuni casi, però, sussistono problematiche personali dell’uomo che possono dipendere da disfunzioni ormonali (carenza di testosterone), neurologiche (insufficiente innervazione dell’organo) oppure psicologiche (ansia da prestazione, stress, esaurimento psico-fisico).
In simili condizioni, la penetrazione può rivelarsi problematica, perché il pene non è in grado di raggiungere un’erezione adeguata, o perché non riesce a mantenerla per il tempo sufficiente a portare a termine un rapporto soddisfacente.
In conclusione, la colpa non è dell’altra persona che “non è abbastanza attraente”. In questi casi è importante parlare con onestà della situazione, creando un clima di complicità che giova anche al rapporto fuori dalle lenzuola, e al contempo mettersi alla ricerca di cause e soluzioni.
Cause della perdita di erezione durante il rapporto
Quando un rapporto sessuale non è soddisfacente per entrambi i componenti della coppia, né l’uomo né la donna raggiungono il piacere: se la causa di questa situazione dipende da problemi di disfunzione erettile, è necessario capire quali possono essere i fattori scatenanti.
Se la perdita di erezione durante il rapporto, imprevedibile e inattesa, si manifesta ripetutamente, diventa una condizione che contribuisce a peggiorare la vita di coppia, in quanto i rapporti sessuali vengono vissuti non come un piacere ma come una minaccia, o comunque con ansia: ecco perché sarebbe opportuno rivolgersi tempestivamente a uno specialista quando, durante il coito, il membro non è in grado di mantenere un’erezione adeguata.
Le cause di questo problema possono dipendere da diversi fattori, come ad esempio:
- problemi vascolari, derivanti da anomalie del sistema circolatorio, che quindi impediscono la corretta irrorazione dei corpi cavernosi del pene, e che sono collegate quasi sempre a diabete, ipertensione e patologie cardiache;
- condizioni neurologiche, quando sono presenti disturbi del controllo nervoso sull’apparato genitale maschile, come in caso di sclerosi multipla, incidenti a carico del midollo spinale o morbo di Parkinson;
- squilibri ormonali, se la quantità di testosterone circolante è insufficiente, o in caso di ipotiroidismo e sindrome di Cushing;
- cause psicologiche: ansia di prestazione, sindromi depressive, forte stress, tensioni in eccesso.
- cause traumatiche, che riguardano prevalentemente la testa del pene;
- cause iatrogene, cioè come effetti collaterali di terapie, che possono dipendere cioè dall’assunzione continuativa di farmaci diuretici, beta bloccanti, ipolipemizzanti, antipsicotici, antidepressivi, corticosteroidi, antagonisti dei recettori H2, antistaminici, antiandrogeni, anticonvulsivanti e citotossici.
Secondo alcune teorie, nella maggioranza dei casi, la perdita dell’erezione durante i rapporti sessuali è comunque provocata dall’ansia da prestazione, un disturbo psico-emotivo estremamente diffuso e responsabile di oltre il 70% delle defaillance. Questa, a sua volta, non è aiutata dall’uso del preservativo, come vedremo nel prossimo paragrafo.
Vedi anche come controllare l’erezione.
Quando metto il preservativo perdo l’erezione
Ci sono uomini che provano fastidio, se non disagio, nell’uso del preservativo.
Questa condizione è peggiorata se c’è scarsa complicità tra i due partner, che possono sentirsi impacciati e limitati nei movimenti: è chiaro che in questi casi, un’eventuale sospensione dei preliminari, necessaria perché l’uomo infili il preservativo, può deteriorare definitivamente l’approccio. Bisogna infatti considerare che spesso i movimenti per infilare il profilattico non sono rapidi, e quindi contribuiscono a far diminuire la tensione erotica tra i due partner, interrompendo un equilibrio, che alcune volte non si riesce a ricreare subito.
Ci sono poi uomini che subiscono l’uso del profilattico durante il rapporto, considerandolo una barriera che impedisce loro di godere pienamente. Per risolvere conflitti del genere, è sempre consigliabile affrontare l’argomento con la propria compagna, per risolvere almeno l’impatto emotivo dell’operazione: in questo modo l’erezione si può mantenere efficace e duratura, e il coito può soddisfare pienamente la coppia.
Bisogna tenere presente che il preservativo è un alleato fondamentale per il benessere sessuale e pertanto non deve diventare un problema, ma, al contrario, un supporto migliorativo.
È fondamentale, tuttavia, scegliere la corretta taglia di preservativo, ed evitare di indossare un profilattico troppo grande ma soprattutto troppo stretto, perché un’eccessiva costrizione del pene innesca processi di vasocostrizione riflessa, che impediscono l’afflusso ematico ai corpi cavernosi, e bloccano di fatto l’erezione.
Vedi anche come provocare un’erezione.
Rimedi per la perdita di erezione durante il rapporto
Tenendo conto che le cause possibili della perdita di erezione durante il rapporto sono numerose, bisogna svolgere delle indagini mediche e pianificare una specifica terapia rivolta contro la causa precisa che è responsabile del problema.
Per esempio, se il problema dipende dalla carenza di testosterone (ipogonadismo), la terapia può essere a base di testosterone sintetico; se la causa è il diabete, si deve ricorrere all’assunzione di farmaci ipoglicemizzanti.
Inoltre, quando lo stile di vita è inadeguato, è necessario curare l’alimentazione e il riposo notturno, e non farsi mancare una regolare attività fisica giornaliera.
In alcuni casi legati alla sfera psicologica possono essere utili anche la stimolazione manuale preventiva, effettuata dalla partner per eccitare il compagno, in maniera tale da affrontare più serenamente il rapporto, o dei preliminari non focalizzati all’esecuzione meccanica del rapporto, ma alla creazione di intimità e di un clima rilassato.
Come è noto, poi, esistono in commercio alcuni farmaci che, aumentando la concentrazione di ossido nitrico nel sangue, migliorano la vasodilatazione, quindi l’afflusso del sangue, e di conseguenza l’erezione. Simili medicinali (ad esempio Viagra e Cialis), pur essendo efficaci, hanno tuttavia numerosi effetti collaterali che devono essere valutati attentamente prima dell’impiego.
Gli uomini con predisposizione a problemi cardiocircolatori, in particolare, devono prestare molta attenzione; per tutti gli altri vale per tutti la regola di non superare le dosi prescritte e i periodi di assunzione previsti, e di chiedere comunque il parere del medico prima di assumere questo tipo di farmaci.
Anche la papaverina è una sostanza vasodilatatoria e miorilassante, che contribuisce ad aumentare l’apporto ematico ai corpi cavernosi: la sua somministrazione, tuttavia, è indicata soltanto in casi particolarmente gravi, poiché prevede iniezioni locali.
Nel settore fitoterapico, infine, sono disponibili numerosi integratori a base di principi attivi naturali, come maca peruviana, damiana, taurina, serenoa repens e ginseng, che insieme ad alcuni amminoacidi come arginina, citrullina e ornitina, potenziano la produzione di ossido nitrico.
Vedi anche come migliorare l’erezione.